Nel nostro ambiente sempre più artificiale e tecnico, le mie sculture parlano di natura e di vita. Questi tronchi si dividono, si riorganizzano per realizzare dei sogni che assomigliano cosi misteriosamente e sorprendentemente ai nostri.
Tessono legami per arricchire le loro relazioni, aumentare lo spazio vitale e raggiungere così nuove armonie.

La scultura mette in luce solo il momento forse più magico della relazione, ma pur sempre unico.
Non intendo però fissare un attimo, come in un’istantanea, ma dare visione di un percorso di vita e rendere percettibile l’energia che ha portato a quel momento, spostando cosi l’attenzione più su una maniera di evolvere insieme.
Da qui un cammino verso altri modi di espressione che possano raccontare l’intera storia racchiusa in un’opera, passando da ritagli e collage, per poi approdare alle attuali immagini digitali e alle loro infinite possibilità.

ogni elemento del gruppo, per il fatto stesso di nascere in comunità nel tronco, si definisce in relazione all’altro...
la sua forma, soggetta a spostamenti, non obbedisce mai a rapporti di pieni e vuoti nello spazio; risponde invece a delle esigenze di accordo di ritmo e a delle necessità di prese e di legami reciproci, per realizzare un progetto comune...
l’aspetto formale è in parte condizionato dagli atteggiamenti neccessari per giungere alla nuova coesione: